101 viaggi straordinari da fare almeno una volta nella vita by Ceccato Beppe & Forlani Andrea

101 viaggi straordinari da fare almeno una volta nella vita by Ceccato Beppe & Forlani Andrea

autore:Ceccato, Beppe & Forlani, Andrea [Ceccato, Beppe & Forlani, Andrea]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Viaggi
editore: Newton Compton
pubblicato: 2012-10-24T22:00:00+00:00


53.

CROAZIA, L’ACQUA DOLCE DI PLITVICE

Difficile optare per un mezzo che non sia l’automobile, per arrivare ai laghi di Plitvice. Da Trieste fanno 243 chilometri di cui circa un terzo di autostrada, per un tempo stimato di percorrenza di tre ore abbondanti. Al sito Internet www.croatia.hr tutto ciò che dovete sapere sulla Croazia..

Consiglio: per tutto quanto riguarda i laghi collegatevi a www.np-plitvicka-jezera.hr.

Adesso rilassatevi. Di più. Bene… respirate profondamente… chiudete gli occhi e cominciate a immaginare il paradiso terrestre… Se la vostra visione non include grattacieli, tangenziali nell’ora di punta, polveri sottili e rumore di clacson, ma sedici laghi color turchese incastonati nella roccia e circondati da orchidee, faggi e abeti secolari, e i suoni che vi giungono sono gli scrosci di una cascata sorvolata da un’aquila… allora non state immaginando niente. Vi trovate semplicemente nel parco nazionale dei laghi di Plitvice, Croazia. Insieme a voi, anche se non li vedete, si godono il paradiso anche orsi bruni, linci, lupi, tartarughe, puzzole, trecentoventuno varietà di farfalle (ma si stima ce ne siano più del doppio) e oltre centocinquanta specie di uccelli. La conta delle piante è arrivata al momento fino a quota 1257, per la maggior parte specie endemiche e protette dalla legge. Infine, sempre per gli amanti dei numeri, i chilometri quadrati di parco sono 296,85, l’altitudine varia fra i 367 e i 1279 metri, e i visitatori annui sono stimati in novecentomila. Il trucco, come sempre, sta nel non andarci in piena estate, quando il flusso di turisti è al picco e la godibilità del luogo al minimo, tuttavia non al punto da compromettere lo spettacolo. La scenografia è mirabolante grazie alla disposizione dei laghi, disposti dall’alto verso il basso e connessi tra loro da cascate naturali, con colori che mutano continuamente dal verde all’azzurro, al grigio, al blu. Merito della quantità di minerali e microorganismi presenti in un certo momento, e della posizione del sole. Nemmeno a farlo apposta, il primo a menzionare ufficialmente questo paradiso, correva l’anno 1777, fu un prete: tale padre Dominik Vukasović, della parrocchia di Otčac. A inaugurarlo come località turistica, nel 1888, furono invece vacanzieri dal sangue blu, loro maestà i principi Stefania del Belgio e Rodolfo di Asburgo-Lorena, mentre il primo disastro lo commise tale Ante Devčić, commerciante senza scrupoli che piazzò un bell’hotel con ristorante in località Prošćansko Jezero, causando danni irreparabili. Una pezza la mise però subito dopo un illuminato albergatore, il ceco Gustav Janček, che nel 1893 fondò la società per la conservazione dei laghi di Plitvice. I riflettori veri e propri sul parco si accesero solo negli anni Sessanta del secolo scorso, quando fu scelto come location cinematografica per la trasposizione su pellicola di alcune novelle western del prolifico scrittore tedesco Karl May che, beninteso, nel West non aveva mai messo piede. Infine l’arrivo dell’unesco, nel 1979, a dichiarare il parco patrimonio naturale dell’umanità. Venendo al presente, una volta all’interno del perimetro del parco (ingresso a pagamento), ci si può muovere a piedi lungo sentieri, ponti e passerelle, a



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.